Storia di Tirana

Tirana è la capitale dell'Albania dal 1920. È una città relativamente nuova fondata nel 1614 da Sulejman Bargjini, signore feudale della zona in quel periodo. La città ha cominciato a espandersi all'inizio del XVIII secolo. Il nome "Tirana" si pensa provenga dalla parola "Theranda" menzionata nelle antiche fonti greche e latine.
Probabilmente gli antichi abitanti del posto l’avevano chiamata “Te Ranat”, ovvero “materiale caduto”, in riferimento ai depositi che si trovavano sul terreno e che le acque avevano portato dalle montagne circostanti.

Un'altra teoria è che il nome derivi dalla parola 'Tirkan' ovvero il nome usato nel VI secolo dallo storico bizantino Procopio per riferirsi a un castello costruito nel primo secolo a. C. sul monte Dajti, le cui rovine sono ancora esistenti.

Secondo alcune versioni, il suo nome proviene da "Tyros" un’antica parola greca che significa 'latteria'. Questa ipotesi si basa sul fatto che i pastori della zona si riunivano a Tirana per il commercio di prodotti caseari. In ogni caso, il nome Tirana è stato usato così come lo conosciamo oggi dall'inizio del XV secolo come testimonia un documento veneziano del 1418.

Gli archivi catastali Ottomani del 1431-1432 rivelano che a Tirana c’erano circa 60 aree abitate, con circa 1000 case e 7300 abitanti. Un secolo più tardi, nel 1583, la popolazione era triplicata raggiungendo i 20000 abitanti.

La Tirana moderna è stata fondata nel 1614 da Sulejman Bargjini 'Pasha', un governatore locale da Mullet, che ha costruito una moschea, una panetteria e un hammam (bagno turco). La città cominciò a crescere all'inizio del XVIII secolo, ma rimase senza importanza fino a quando fu proclamata capitale dell'Albania nel 1920. Questa decisione fu dovuta principalmente alla sua posizione geografica favorevole più o meno al centro del paese, su quella che è considerata la linea di confine tra i Gheghi del Nord e i Tosks del Sud.

Alla fine del 1920, quando l'influenza italiana diventò molto forte, il centro della città prese l'aspetto di una capitale. Famosi architetti del periodo mussoliniano in Italia, come Florestano de Fausto e Armando Brasini, sonno state le menti che hanno progettato la piazza principale che oggi porta il nome dell’eroe nazionale albanese Scanderbeg, il grande boulevard, gli edifici ministeriali, la banca nazionale, il municipio e il Palazzo delle Brigate (ex Palazzo Reale, oggi Palazzo presidenziale).

Nel 1990 Tirana aveva 250 000 abitanti mentre ora ne conta più di 700 000 a causa di uno spostamento demografico di persone provenienti da tutto il Paese. Oggi Tirana è il centro della vita politica, economica e culturale del paese.

Negli ultimi anni, Tirana ha visto cambiamenti sostanziali nel suo aspetto. I vecchi edifici in stile comunista sono stati dipinti con colori vivaci e decorati con motivi astratti da un artista diventato sindaco. Questi nuovi edifici hanno creato un paesaggio urbano unico per gli abitanti e i visitatori. Inoltre, Tirana ha visto lo sviluppo di infrastrutture moderne che hanno contributo a dare un look metropolitano alla città.